In totale saranno dieci i Comuni attraversati dalla Greenway Voghera-Varzi, per un totale di 33 chilometri di tracciato tra campi, vitigni, piccoli boschetti e borghi storici. Si tratta di un’importante opera di recupero della vecchia ferrovia che collegava i due centri cittadini, il primo in pianura, il secondo sui primi rilievi appenninici, dove le colline e le montagne dell’Alto Oltrepò si incontrano. Un lungo “serpente verde” che salendo dolcemente la vallata collegherà tutti i paesi toccati dal torrente Staffora che da il nome alla vallata. Già perché la nuova Greenway oltrepadana sta per essere completata con l’apertura del secondo tratto, quello che da Salice Terme porta a Varzi. In tutto 19 chilometri che si andranno ad aggiungere ai 14 del primo tratto, quello che da Voghera conduce a Salice Terme, inaugurato l’11 aprile del 2014.
I lavori dell’ultimo tratto, quello che unirà Salice Terme a Varzi, rappresentano inoltre un esempio concreto di buona gestione della “cosa pubblica”. Contestualmente al rifacimento della pista, infatti, il progetto prevede anche la posa da parte di Pavia Acque di un acquedotto sottostante che permetterà di interconnettere le zone di pianura, caratterizzate da una maggiore disponibilità di acqua, con l’alta Valle Staffora un’area che, soprattutto nei mesi estivi, soffre di una generale scarsità di risorsa idrica potabile.
Un percorso ideale per il cosiddetto turismo sostenibile che garantisce a chiunque di misurarsi su un tracciato con pendenze mai eccessive e con numerose tappe sul percorso che permettono soste e brevi escursioni nei borghi toccati. Nel rispetto della natura e a stretto contatto con le sue meraviglie si potrà svolgere attività fisica a impatto zero. Senza dimenticare i vantaggi per la salute. Andare in bicicletta migliora la capacità respiratoria, influisce positivamente sulla funzionalità cardiaca, grazie al movimento degli arti, e permette di consumare una buona quantità di calorie.
Greenway: il nuovo tratto
Il nuovo tratto parte da Salice Terme, rinomata località termale fin dall’epoca romana (180 m slm): proprio in prossimità della vecchia stazione ferroviaria, a inizio il secondo tratto della pista ciclopedonale, un percorso che inizia a risalire la Valle Staffora sulla sponda destra idrografica del torrente. A Godiasco (196 m slm), la Greenway passa sotto il borgo storico del paese, lambendo quelle che erano le mura storiche del castello oggi inglobate nel tessuto urbano.
Nella valle, che si restringe proseguendo la via, si incontra la frazione di San Desiderio sempre nel comune di Godiasco e, a circa tre chilometri di distanza, la frazione Casa Cucchi che invece si trova nel comune di Cecima. Un’ampia curva a destra conduce a Ponte Nizza (267 m slm), il cui paese è di fatto alla confluenza del torrente Staffora e del Nizza che crea una valle laterale che porta al castello di Oramala, costruito dai Malaspina intorno all’anno mille. A distanza di circa quattro chilometri si entra nel borgo di Bagnaria (333 m slm). Dopo il centro abitato, il tracciato diventa un lembo di terra che salendo verso Varzi diventa sempre più sottile. Al margine estremo del Comune di Bagnaria, si transita per Ponte Crenna l’ultima frazione prima di entrare nel comune di Varzi (416 m slm) che dista circa tre chilometri.